2002 Marconi Foundation Proxy Races
Per la prima volta un concorrente italiano si è presentato a questo tipo di competizioni che comincia a coinvolgere molti appassionati in tutto il mondo, in particolare nei paesi anglosassoni: si tratta, in ultima analisi, di una competizione "per procura", cioè il concorrente prepara il modello e lo invia alla sede di gara, dove una commissione lo giudica esteticamente ed un gruppo di piloti lo prova in pista, in una vera e propria gara con qualifiche e quant'altro. La classifica finale è data dalla somma dei punteggi ottenuti nel concorso "estetico" e nelle prove di velocità, detratte le penalità dovute a gomme troppo larghe, altezza da terra troppo ridotta ecc...
Questa gara in particolare si svolge nei pressi di Los Angeles in California, nella sede della Marconi Foundation, un'organizzazione di assistenza per bambini handicappati (la quota di iscrizione viene interamente devoluta a questa organizzazione)
Il nostro Gruppo ha partecipato con una Ferrari 312 PB 1971, carrozzeria in resina realizzata da Fabrizio Mioni su telaio e meccanica Fly: il modello è risultato competitivo sulla nostra pista, spuntando tempi sul giro migliori delle Fly di serie. Purtroppo su una pista molto diversa e contro concorrenti che utilizzavano in buona parte telai molto più simili agli Eurosport che ai modelli commerciali non c'è stato nulla da fare nelle prove di velocità, mentre sul piano estetico abbiamo raccolto elogi e complimenti, come potete leggere qui di seguito (tratto dal sito: www.electric-dreams.com )
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Lucio Cocchi's splendid Ferrari 312P, made in collaboration with his club in Italy, was seriously handicapped by its stock FLY tires. Regardless, it behaved nicely if lacking grip to contest for a top spot. Behind it is Al Penrose's (BWA Minispeed) 37 year-old Revell stock Ferrari 250GTO which showed the way to most entries. It handled great, its Pittman motor was fast, and it was a pleasure to drive. The Ortmann tires were the only change from original configuration. |
L'importante è partecipare, e noi abbiamo partecipato, primi tra i club italiani a fare questa esperienza ed il risultato in fondo non ci ha deluso, ma è stato di stimolo a fare molto meglio per la prossima volta.
Ulteriori foto e notizie le trovate sul sito:
http://valdetaro.com/marconi3/marconi3story.htm
ringraziamo per le foto di questo articolo Philippe de Lespinay, Russell Sheldon, Jim Cunningham, Luiz Claudio Valdetaro